Le condropatie nel calcio

La patologia da sofferenza cartilaginea di vario grado è di origine sia traumatica che microtraumatica e interessava un terzo degli atleti operati per problemi al ginocchio da sport. L'insorgenza di problemi cartilaginei così frequente nel calcio deriva da meccanismi di usura o da meccanismi traumatici o da fattori variabili quale immobilizzazione, fratture o precedenti interventi: tutto ciò si traduce in difetti della superficie articolare, che possono essere parziali o a tutto spessore fino a raggiungere l'osso subcondrale.

Nel follow-up a distanza delle meniscectomie selettive endoscopiche in calciatori, segni degenerativi artrosici sono riscontrabili radiograficamente nel 22% dei pazienti classificazione di Firebank. A questi vanno aggiunti gli insulti microtraumatici che secondo Levy e altri portano alla frammentazione e fissurazione della cartilagine riscontrabili nel 60% dei calciatori anche in assenza di fenomeni traumatici specifici. I quadri più frequenti sono: osteocondrite dissecante, fratture condrali, osteocondrali e corpi mobili, condropatie primitive o in corso di patologia femororotulea e lesioni dei legamenti crociati, condromatosi sinoviale, artrosi degenerativa e necrosi asettica.

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